Le principali disposizioni sulla pensione europea sono contenute nel regolamento Ce 987/2009.

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Il vademecum "Disposizioni Ue sulla sicurezza sociale" è presente sul sito dell'Inps.

Le disposizioni Ue hanno lo scopo di creare un coordinamento tra i vari sistemi nazionali di sicurezza sociale. I regolamenti comunitari garantiscono che la diversità delle varie normative nazionali non svantaggi chi decida di soggiornare e lavorare negli stati membri dell’Unione europea.

A tal fine, il sistema EESSI, scambio elettronico di informazioni sulla sicurezza sociale, è un data base con l’arduo compito di mettere in collegamento tra loro più di 50 mila enti previdenziali.

Le disposizioni europee a livello di previdenza sociale non sono applicabili a qualsiasi soggetto. Per rientrare nelle agevolazioni è necessario che si faccia parte di uno degli stati dell’Ue, o far parte dello Spazio economico europeo, o essere cittadini svizzeri.

Pertanto, grazie alle recenti disposizioni, anche chi lavorerà all’estero non perderà gli anni contributivi maturati. Sono garantiti, infatti, ai cittadini europei, tre principali diritti: la conservazione, in ciascun stato membro in cui si è lavorato, dell’anzianità contributiva fino al raggiungimento dell’età pensionabile; l’obbligo, da parte di ogni stato, all’erogazione di una pensione di vecchiaia; il calcolo in base all’anzianità contributiva, che vuol dire che l’importo che si riceverà da ciascuno stato in cui si è lavorato dipenderà dalla copertura maturata in quella specifica nazione. (G-Ilaria Laudisa)