Ecco quali sono i vantaggi di lavorare, in Italia, per l’Europa.

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Ci sono almeno tre buone ragioni per lavorare per l’Europa: la prima è che gli stipendi delle istituzioni comunitarie partono da un minimo di mille e 600 euro al mese con garanzia di indennità,malattie e ferie.

Un altro aspetto positivo è che anche i contratti temporanei nella maggior parte dei casi garantiscono l’assunzione per 3 o 4 anni.

L’ultimo elemento vantaggioso è rappresentato dal fatto che le mansioni da poter svolgere presso le istituzioni Ue sono davvero svariate: psicologi, giornalisti, traduttori, giuristi, ingegneri, economisti, contabili, architetti, e altro. Tali mansioni poi possono essere svolte direttamente in uno degli uffici o delle agenzie distaccate dell’Unione Europea in Italia. Le principali agenzie europee in Italia sono l’Efsa, Agenzia europea per la sicurezza alimentare con sede a Parma e l’Eft, la European training foundation con sede a Torino. I due organismi in questione non sempre fanno riferimento al sistema centrale di concorsi previsto dall’Ue, ma bandiscono selezioni autonome consultabili sui loro siti web. Ma ancora, per eventuali offerte di lavoro, è possibile considerare altri organismi Ue sparsi nel territorio italiano, quali il Centro Comune di Ricerca europeo che ha sede a Ispra, in provincia di Varese; l’Istituto universitario europeo con sede a Fiesole in provincia di Firenze; l’Ufficio informazione del Parlamento europeo in Italia e la Rappresentanza italiana della Commissione europea, entrambe con sedi a Roma e Milano. E ancora, non mancano i concorsi di Epso, European personnel selection office. (Redazione Mgm)